mercoledì 23 aprile 2008

Come Combattere le Zanzare



Intorno a noi, in città e nelle periferie urbane, ci sono tanti luoghi dove le zanzare trovano rifugio e possono riprodursi. Il miglior mezzo per difenderci dai puntuti insetti è allora render loro la vita difficile, seguendo alcune semplici precauzioni di manutenzione dei luoghi a rischio:

• Sottovasi. Si tratta di vere e proprie fabbriche casalinghe di zanzare: quando l’acqua vi ristagna, diventano l’ambiente ideale dove l’insetto può completare lo sviluppo larvale. Poiché esso dura dai 7 ai 10 giorni nel pieno dell’estate, è sufficiente controllare che l’acqua non vi resti così a lungo, ad esempio annaffiando le piante a giorni alterni e svuotando i sottovasi almeno una volta alla settimana. “Meglio ancora eliminarli del tutto”, consiglia Bellini, “ciò sarebbe tranquillamente possibile nel 90% dei casi, soprattutto nei giardini”.

• Tombini. Anche i tombini per lo smaltimento delle acque di superficie che si trovano lungo le strade e nei cortili condominiali o privati sono uno dei luoghi preferiti dalle zanzare per deporre le uova. Ovviamente non possono essere tolti, ma deve essere fatta un’attenta disinfestazione zanzare con i giusti trattamenti larvicidi: se ne trovano per uso civile nei supermercati, in farmacia e nei consorzi agrari e possono essere impiegati in tutta tranquillità anche dai cittadini per i tombini privati, a patto di seguire attentamente le istruzioni per l’uso.

• Cisterne e vasche per l’irrigazione. Presenti in gran numero negli orti, contengono acque ferme ideali per le zanzare: devono essere coperti con zanzariere elastiche, facendo attenzione a non lasciare spiragli. “Chiudere male questi contenitori con assi o coperchi non ermetici può essere anche peggio che tenerli aperti, perché si creano zone d’ombra che proteggono ulteriormente l’habitat della zanzara”, osserva l’esperto.

• Vasche e fontane dei giardini. Nelle zone di periferia e nei quartieri residenziali con molto verde, le zanzare si trovano perfettamente a loro agio: trovano infatti sia l’acqua per deporre le uova, sia le piante che servono a dar loro rifugio durante il giorno o la notte, a seconda delle specie. Ecco perché è importante pulire spesso l’acqua di fontane e vasche e, se possibile, introdurvi pesci che mangiano le larve di zanzara. “Ottime esperienze si sono avute con la Gambusia, un pesciolino in grado di ripulire le acque in estate e sopravvivere senza problemi in inverno”, segnala Bellini.

• Grondaie. Se intasate dal fogliame possono dar luogo a raccolte di acqua stagnante: devono perciò essere controllate e pulite periodicamente, soprattutto prima della stagione delle zanzare (che in Italia va da aprile a ottobre, con qualche piccola differenza legata alla latitudine).

• Recipienti abbandonati e fossi. È bene eliminare dal giardino o dal terrazzo tutti i possibili recipienti prima che vi si raccolga dell’acqua; altrettanto consigliabile tenere sempre puliti dall’erba i fossi di scolo, in modo che l’acqua scorra il più possibile o venga assorbita dal terreno senza ristagnare.

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