giovedì 5 giugno 2008

Carnivore, astute e antibatteriche

In futuro si andrà a lezione di medicina dalle piante carnivore: nei fluidi che utilizzano per digerire gli insetti si nasconderebbero infatti alcuni enzimi in grado di debellare funghi e batteri. Per oltre un secolo i botanici si sono invano scervellati per cercare di carpire i segreti della digestione di questi vegetali. Ora due scienziati giapponesi sembrano aver svelato il mistero: dopo aver coltivato alcune piante carnivore in laboratorio, sono riusciti a identificare sette proteine presenti nel loro liquido digestivo – un acido che uccide rapidamente gli insetti che precipitano all’interno dell’organo preposto alla digestione. Salvo poi scoprire che alcuni di questi enzimi non servono affatto a decomporre le prede, ma a preservarle. Un controsenso? No, se pensiamo che questi vegetali consumano il loro cibo molto lentamente. Nel frattempo, devono combattere con i batteri che attecchiscono e banchettano sugli insetti, rubando alla pianta la parte migliore del pasto. Ecco perché le carnivore sviluppano proteine che mettono k.o. batteri e funghi, e conservano più a lungo la preda. «Questi enzimi potrebbero risultare preziosi per prevenire infezioni batteriche e funghi», sostiene Tatsuro Hamada, coautore della scoperta, «ma occorrono ulteriori ricerche prima di poterli sfruttare a pieno in medicina e agricoltura» (foto: Dionaea muscipula). [EI]

Scienze Ambientali



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